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Marina Militare: L'Amerigo Vespucci torna a solcare i mari

…Avevamo tutte le vele al vento, dal controfiocco al bompresso, alla randa di mezzana, i passeggeri del “Queen Mary” ci salutavano dai ponti, sbracciandosi entusiasti, gridavano “ciao! ciao! ciao!”, udì distintamente le loro voci, la distanza era breve, e dal transatlantico giunse inaspettato questo messaggio, scandito dall’eliografo: “Siete la più bella nave del mondo…”

(tratto da "A.Vespucci, attraverso gli oceani", F. Taccola).

La nave scuola Amerigo Vespucci fu varata il 22 febbraio 1931, a Castellammare di Stabia ed è l'unità più anziana della Marina e, tutt’oggi, è in servizio per l’addestramento degli allievi ufficiali dell’ Accademia di Livorno.

 

Lunga 101 metri, larga 15,5, con un peso di 4000 tonnellate è la Regina del mare, maestosa ed elegantissima.
Un veliero, in un’epoca in cui le navi sono sempre più tecnologicamente avanzate, in cui la frase 'andar per mare' ricorda i grandi navigatori del passato, l'Amerigo Vespucci rimane un concentrato di tradizioni e cultura dell’Italia e della Marina, conosciuto in tutto il mondo.

 

Per molte generazioni di Marinai è stato una scuola 'galleggiante', a bordo della quale hanno conosciuto il mare, lo hanno affrontato in ogni condizione, imparando le antiche tecniche marinaresche, essenziali per chi va per mare, anche a bordo delle navi più moderne.

Sopravvissuta al rischio di essere ceduta come bottino di guerra alla fine del secondo conflitto mondiale, destino in cui cadde, purtroppo, la gemella Cristoforo Colombo; l'Amerigo Vespucci rinasce, dopo oltre due anni di lavori nell'Arsenale di La Spezia, in cui è stata sottoposta ad un ammodernamento delle capacità operative di bordo e ad un adeguamento delle sistemazioni logistiche agli standard di vita moderni più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente.

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Moltissime e innovative migliorie sono state apportate alla nave nel corso della sosta, come la sostituzione completa dell’ apparato di propulsione e generazione d'energia, l’impianto elettrico, la linea d’ asse e la timoneria, i locali di vita, con un ampliamento della capacità ricettiva, lo scafo, la coperta, le alberature, oltre all’implementazione di un nuovo layout generale, volto a ottimizzare la destinazione d’uso di diversi locali di bordo.

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Nell’anno della ricorrenza del suo 85° anniversario e dopo una lunga sosta per i lavori di ammodernamento, l’ Amerigo Vespucci torna a spiegare le vele al vento e si ferma nel porto di Bari in occasione della festa del nostro Santo Patrono: San Nicola.

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Arrivata sabato 7 maggio, ripartirà lunedì 9, omaggiano la nostra città con la sua presenza. 

L’ Accademia Nicolaiana, nelle persone del suo presidente, Rosa Cuzzocrea e del fotografo-informatico Daniele Giacovazzo, ha partecipato alla conferenza stampa a bordo del veliero.

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Il personale di bordo molto professionale ma anche di una disponibilità e di una cortesia fuori dal comune; l’accoglienza affidata al Tenente di Vascello Umberto Castronovo che ha condotto i giornalisti in un percorso alla scoperta delle bellezze del veliero; è stata inoltre allestita una mostra fotografica sulla Grande Guerra ed una mostra informativa sulla macro-plastica (campagna di sensibilizzazione portata avanti insieme al Comitato promotore Marevivo).

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Per l’occasione, sulla nave più ricca di storia della Marina Militare, sono presenti, oltre al Comandante - Capitano di Vascello Curzio Pacifici -, il Sindaco di Bari - Antonio Decaro -, l’Ammiraglio Eduardo Serra, comandante Marina Sud, il Dott. Alberto Acciari del Comitato Olimpiadi a Roma 2024 - di cui la nave è ambasciatrice -, la giovane campionessa italiana di atletica Veronica Inglese e il Presidente dell’ associazione ambientalista Marevivo – Sig.ra Rosalba Giugni. 

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In questa fase iniziale, la Campagna dell’85° anniversario, con a bordo gli allievi della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia, toccherà alcuni tra i principali porti italiani, per salutare la popolazione e permettere al pubblico di visitare l'Amerigo Vespucci, prendere parte a mostre itineranti, partecipare a eventi culturali e di beneficienza a bordo del veliero.

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Nella seconda fase, dopo aver imbarcato gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, il Vespucci farà rotta per una campagna addestrativa in Mediterraneo e Nord Europa per cominciare e perseverare, come recita il motto della nave, nella più entusiasmante e indimenticabile esperienza della loro vita, navigare a bordo della nave più bella del mondo, restituita al suo massimo splendore.

L’Amerigo Vespucci sarà dunque porta-bandiera dell’iniziativa “Olimpiadi a Roma nel 2024” non solo in tutti i porti d’Italia che toccherà nella circumnavigazione del nostro Paese ma anche fuori dai confini nazionali ed europei.

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La nave Vespucci, da sempre testimone all'estero delle eccellenze italiane, svolgerà inoltre un importante ruolo nell’esprimere la cosiddetta Naval diplomacy, contribuendo ad affermare l'immagine del nostro Paese all’estero. Sempre più vive saranno le collaborazioni con le università del mare e delle tecnologie marine, mantenendo quel ruolo eticamente prezioso di ambasciatore UNICEF, a sostegno del WWF nella protezione e nella eco-sostenibilità dell’ambiente.

Riportiamo di seguito uno stralcio dell’intervista al Comandante, Capitano di Vascello Curzio Pacifici:

 

-Qual è l’impatto ambientale di una maestosità quale l’Amerigo Vespucci?

 

<<La nave, lunga 101 metri e larga 15,5 metri, con 400 persone di equipaggio a pieno regime, quindi un vero e proprio paese, capace di navigare a vela anche a 15 nodi, risulta davvero ecosostenibile poiché si riesce ad andare con 400 persone e 4000 tonnellate con la forza esclusivamente del vento, a impatto ecologico pressoché nullo. Motori, come dall’origine, con propulsione diesel elettrico, ovverosia con un diesel che dà l’accelerazione dell’energia per la luce, per le cucine però poi va ad agire su un motore elettrico che fa girare un elica. Fin dal lontano ‘31 la Marina Militare era attenta a quello che poteva essere l’impatto ambientale.>>
 

-Qual è la funzione principale di una nave-scuola?

 

<<La funzione principale di una nave-scuola è quella proprio di creare non tanto l’addestramento all’andar per mare ma anche alla cultura marinaresca e al lavorare in squadra. Come lo stesso Presidente della Repubblica ha detto, bisogna cercare di fare squadra e sulla Vespucci si riesce veramente ad addestrare gli allievi a lavorare in team, a lavorare in squadra.>>

 

-Quanto incidono le innovazioni e l’ammodernamento sulla vita della nave?

 

<<Modernità vuol dire adeguarsi a quelle che sono le capacità moderne di strumentazione e di tecnologia ma senza, per questo dimenticare quello che vuol dire andare per mare con le tradizioni: sentire il vento osservando le onde oppure guardando la rotta dell’unità semplicemente dalla bussola magnetica; è un connubio di tradizione e di innovazione importantissimo per quella che è l’educazione e la formazione del personale che è a bordo.>>

 

-<<Questa nave diventa la casa di associazioni, di comitati, di campagne per la qualità della vita e per l’ambiente.

Quello che sta facendo adesso la marina militare è un’attività di dual-use, ovverosia di sfruttare gli assetti militari e quindi le loro capacità di flessibilità, di tempestività di intervento, di agilità, per scopi non prettamente militari; l’esempio è a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci che, con la grande flessibilità di un nave a vela ma di grandi spazi anche all’aperto, ha imbarcato personale di ricerca - del C.N.R., dell’Università – per verificare, durante il percorso da Cagliari a Bari, quella che può essere la salubrità del nostro mare in riferimento per esempio alle macro-plastiche; è stato fatto uno studio ed una ricerca sulle meduse, sui delfini, e quindi tutta una serie di attività collaterali a quella che è la principale funzione di educazione e formazione dell’unità.>>


-Tanti bambini stanno facendo la fila per poter visitare questa nave. Alcuni chiederanno al comandante come potranno fare per diventare uno dei 400 militari a bordo.

 

<<Si fa principalmente con una grande passione, come dice lo stesso motto, con perseveranza: cercare un obiettivo e portarlo avanti per raggiungere questa meta.>>

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Salendo a bordo si percorrono in pochi passi, sulla scaletta, sul barcarizzo, quasi 2 secoli di storia, si ritorna un po’ nel passato ma senza per questo travisare quella che è la tecnologia, quelli che sono gli aspetti del futuro.

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Concludiamo il nostro breve articolo sottolineando ancora una volta che la nave scuola "Amerigo Vespucci" è un simbolo dell'eccellenza italiana, una vera e propria icona conosciuta in tutto il mondo, capace di far rivivere quell’ orgoglio nazionale da troppo tempo assopito.

Link al servizio fotografico

Rosa Cuzzocrea

Bari, 08/05/2016

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