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La cultura storica barese e la Compagnia d'Arme Stratos

Prima di cominciare l’intervista al Presidente della Compagnia d’Arme Stratos, nella persona del dott. Fabio Armenise, riteniamo utile riprendere la definizione di Rievocazione Storica che tanto sarà utilizzata di seguito.

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“La Rievocazione Storica (nota anche con il termine “Living History”: storia vivente) è quella disciplina, applicata alla ricostruzione di situazioni ed ambienti - chiusi, all’aperto, in accampamento o in borghi - con personaggi in abiti storici di qualsiasi periodo, dalla preistoria al secondo conflitto mondiale, che consente, attraverso un corretto modo di proporre la storia, di esercitare un’importante azione didattica e divulgativa in modo qualificato e documentato.” (R.I.R.S. art. 2.1)

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Sempre citando il Regolamento Italiano per la Rievocazione Storica:

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“Studio, ricerca, approfondimento, sperimentazione pratica e apprendimento di antiche tecniche sono quindi le parole d’ordine di chi si vuol confrontare con la Rievocazione Storica” (R.I.R.S. art. 2.2)

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La Compagnia d’Arme Stratos è un’associazione di Ricerca, Ricostruzione e Divulgazione.

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Tale associazione nasce con lo scopo di occuparsi dello studio dell’arma bianca (Accademia d’arme), ma attraverso importanti attività, divise per settore, si propone di diffondere la cultura storica barese e delle terre d’Apulia, con progetti di Ricerca, Rievocazione Storica ed Archeologia Sperimentale.

  • Mi spieghi come è nato il progetto? Siete stati mossi più dall’interesse per le armi bianche o da quello per la vostra terra? Quanto studio c’è alla base di tutto questo lavoro?

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L’Associazione nasce nel 1998, in occasione del Campionato Nazionale Assoluto di Scherma, svoltosi a Bari; nasce come sodalizio fra un gruppo di appassionati di scherma storica, proponendosi di realizzare spettacoli di duello in costume con armi bianche. Poi si comincia ad approfondire l’argomento dai trattati storici e ci si rende conto che tutto ciò non basta, la passione aumenta e si inizia a studiare sempre di più fino a creare una vera e propria scuola, o meglio, accademia per lo studio delle tecniche di scherma antica, prima nel suo genere in Italia meridionale.

Dal 2001, con il desiderio di un riscontro sperimentale alle tecniche di combattimento studiate, la compagnia ha iniziato ad occuparsi di “Rievocazione Storica”, approfondendo a tutto campo le tematiche storiche, civili e militari, per operare una più attenta ricostruzione. Nel 2004 la nostra compagnia ha creato, al suo interno, una sezione per lo studio dell’arcieria storica.

La nostra associazione, nell’approccio al Living History, ha deciso di portare avanti tale attività attraverso dei Progetti di Ricostruzione ben inquadrati cronologicamente, spinti dalla passione per la nostra storia locale e dalla curiosità di ricostruirne aspetti, spesso poco conosciuti.

Io per formazione sono archeologo ma tra le fila della Compagnia d’arme Stratos ci sono anche storici dell’arte, archivisti, professionisti, dipendenti pubblici e privati, laureati, studenti universitari e di liceo, tutti accomunati da un’unica passione: la storia.

 

  • Che tipo di collaborazione avete con l’Università?

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Spesso ci sono stati richiesti dei Progetti Didattici, un’altra attività che ha dato modo di valorizzare il nostro operato sul nostro territorio, dandoci la possibilità di tenere delle lezioni su varie tematiche storiche, talvolta generiche, come nei corsi di approfondimento storico per le scuole medie inferiori e talvolta più specifiche, come per la collaborazione con alcuni docenti dell’Università degli studi di Bari.

Proprio grazie alla collaborazione con il Prof. Sandro Sublimi Saponetti, nasce la passione per l’Archeologia sperimentale e ricostruttiva, prima applicata allo studio delle dinamiche di morte violenta di soggetti del VI sec. d. C. e poi ampliata in altri campi.

Io personalmente svolgo dei seminari per alcuni docenti dell’Università di Bari; l’ultimo si è tenuto la settimana scorsa con la prof. Gattagrisi per i Beni Culturali. La professoressa insegna “Forme e funzione del libro manoscritto”; per gli studenti del suo corso ho tenuto un seminario per spiegare loro l’approccio sperimentale, un approccio più pratico alla materia, mostrandogli tutta una serie di oggetti ricostruiti che loro poi andranno a studiare – quindi supporti e strumenti storici per la scrittura -: gli facciamo toccare con mano la storia, che è poi l’obiettivo dell’associazione.

Altre collaborazioni che abbiamo al momento con l’Università sono quelle col professor Neri, docente di “Storia della guerra” presso la facoltà di Scienze Politiche, per il quale solitamente svolgo dei seminari esemplificativi.

 

  • Cosa intendi per “cultura storica barese”?

 

L’approfondimento della storia e della microstoria.

Bari si inserisce in un contesto storico: spesso i nostri concittadini non sono al corrente di quella che è la nostra storia perché si pensa sempre a pochi personaggi storici famosi e non se ne conoscono tanti altri che, in realtà, hanno reso tanto grande la nostra città nei periodi storici in cui sono vissuti; per esempio si parla molto di Federico II però di lui si sa pochissimo e non si conosce magari Bona Sforza che per Bari ha fatto molto di più.

Inoltre facciamo percorsi e visite guidate anche in collaborazione con altre Associazioni.

 

  • Mi sono un po’ documentata sulle vostre attività, vi proponete l’obiettivo di portare all’attenzione di tutti aspetti storici e microstorici delle nostre terre, mi piacerebbe che, in breve, tu mi illustrassi i vari aspetti del vostro impegno; voi vi occupate di: "Cultura e civiltà che hanno abitato l’Europa", "Rievocazione storica della vita quotidiana", "Abbigliamento storico", "Cucina storica", "Corsi di tiro con l’arco, balestra, scherma".

 

Si, abbiamo tante attività, abbiamo diversi progetti ricostruttivi: due medievali ambientati nel XI e XII secolo, che hanno come focus il Sud Italia; uno sul XIII secolo; uno sul XVII secolo ed uno sul XX secolo e la seconda guerra mondiale, che è l’abito che sto indossando in questo momento.

La nostra compagnia inoltre, punta a stimolare attraverso le sue attività, i soci, perchè essi possano realizzare le loro riproduzioni di abiti, accessori, armature e quant’altro sia necessario alla rievocazione. Tutto ciò per far comprendere ai nostri iscritti i periodi approfonditi e rievocati.

Le Nostre Attività spaziano, come ben evidenziavi, da un settore all’altro:

  • Studio e Ricerca Storica;

  • Rievocazione Storica;

  • Archeologia Sperimentale;

  • Allestimento di accampamenti storico-divulgativi Medievali;

  • Collaborazioni con l’Università di Bari;

  • Collaborazioni con le scuole;

  • Preparazione di Progetti Didattici per le scuole;

  • Consulenze sull’abbigliamento storico tra X e XIII secolo;

  • Consulenze sull’armamento difensivo e offensivo medievale;

  • Coordinamento e consulenza per la realizzazione di cortei e di spettacoli in costume storico;

  • Coordinamento e consulenza per la realizzazione di spettacoli di giocoleria in costume storico.

  • Collaborazioni e consulenza per la realizzazione di Film e Documentari Storici;

  • Partecipazione come comparse e stuntman a documentari e film in costume.

Hai giustamente parlato di abbigliamento storico e cucina storica, io direi cucina medievale; tale interesse nasce dal desiderio di comprendere la storia sotto vari punti di vista. La storia non è solo un elenco di vicende politiche, guerre e date, essa è soprattutto il risultato di innumerevoli vicende  umane di cui spesso sono ricordate le grandi gesta o i momenti più significativi. Ancor più spesso vengono messi da parte e non considerati, particolari creduti insignificanti solo perché relegati nella sfera del privato. Tuttavia anche questi particolari sono pregnanti delle diverse culture e civiltà che hanno abitato l’Europa.

Come si vestivano, che cosa leggevano, come e dove viaggiavano e cosa e come mangiavano? Il desiderio è quello di mettere a disposizione di tutti gli appassionati i risultati delle nostre ricerche sull’abbigliamento, focalizzate all’interno dei periodi approfonditi dai nostri progetti di ricerca e rievocazione storica, ma non solo, giacché anche l’alimentazione è un momento centrale della vita dell’uomo, e quindi in se stesso un fatto di cultura: tuttavia tale cultura non si riferisce solo ai cibi che mangiavano, che sceglievano o preferivano, ma anche ai modi di approccio alla tavola, al cibo e alle bevande che caratterizzavano gli uomini del passato. É la volontà di capire a fondo tali civiltà che ci ha spinti ad approfondire anche tale particolare argomento.

 

  • Cosa intendi con il temine Scherma storica?

 

La scherma storica è una disciplina di studio, ricerca e sperimentazione pratica di tecniche di combattimento antiche.

Portiamo avanti i nostri studi basandoci sull’analisi dei trattati di scherma e sulla loro comparazione tecnica con quelli moderni (scherma sportiva), dove la tecnica schermistica è sviscerata fin nei minimi dettagli.

La sperimentazione pratica è un fattore importantissimo per la comprensione delle tecniche antiche, noi abbiamo suddiviso questa fase dello studio in due momenti:

Studio d’Accademia: sperimentazione in palestra;

Ricostruzione Ambientale: ricostruzione storica.

La Scherma Storica è per noi una disciplina in continua evoluzione, condizionata dallo studio e dalla scoperta di nuovi trattati, ma soprattutto dalla sperimentazione di tali tecniche.

Noi pensiamo che in questa disciplina, non esistono Maestri d’Arme, gli ultimi che potevano considerarsi tali si sono “estinti” agli inizi del secolo scorso, per cui tutti noi dovremmo considerarci e definirci studiosi o ricercatori, ed ognuno, confrontando i propri studi e le proprie deduzioni con altri appassionati, può contribuire ad una maggiore comprensione di una materia così affascinante come la scherma storica.

Applicando la stessa filosofia maturata per lo studio e la sperimentazione della scherma storica, la Compagnia d’Arme Stratos ha intrapreso un nuovo filone di ricerca legato allo studio del tiro con l’arco e con la balestra.

 

  • Che riscontro avete dalla popolazione barese?

 

Il riscontro è estremamente altalenante: attirano molto di più le attività pratiche quindi il corso di scherma storico o il corso di tiro con l’arco; l’ambito culturale, prettamente evocativo, ha un po’ meno impatto sul pubblico.

 

  • Siete riusciti a portare avanti il vostro scopo e avete portato l’associazione a diventare una realtà affermata sul territorio nazionale ed estero. Ma vi risulta facile coinvolgere i giovani nei vostri progetti e nelle vostre manifestazioni?

 

Ci sono dei periodi in cui riusciamo a fare avvicinare numerosi ragazzi e ragazze.

Sulla carta siamo una quarantina di iscritti che si occupano sia di scherma storico sia dell’ambito prettamente teorico e ricostruttivo.

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  • Quindi i ragazzi si avvicinano?

 

I ragazzi si avvicinano ma non sono costanti rispetto a ciò che avviene in altre realtà del centro e nord Italia con cui collaboriamo.

 

  • Cosa avete in programma dopo il BGeek? Quali sono i prossimi impegni o i prossimi progetti?

 

Nell’immediato c’è un evento che coinvolgerà “La casa del mutilato” a Bari presso la quale faremo un piccolo intervento dedicato alla seconda guerra mondiale. “Bari fra le due guerre” è un evento che abbiamo creato insieme all’Associazione Pugliarte con la quale faremo una visita guidata, anche all’interno de “La casa del mutilato”; interverranno anche dei ricostruttori storici con le divise della prima e della seconda guerra mondiale, grazie anche alla collaborazione col Settimo Reggimento Bersaglieri di Altamura.

Quest’anno non faremo una trasferta all’estero ma parteciperemo comunque ad un evento internazionale, a settembre, a Palma Nova, in Friuli: un evento che conta centinaia di ricostruttori storici provenienti da almeno una decina di Stati Europei.

Si ringrazia per la disponibilità e la cordialità il Presidente della Compagnia d’arme Stratos e gli si dà appuntamento al prossimo anno, per una nuova edizione del BGeek.

Rosa Cuzzocrea

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